Comunicazione online efficace: usa la tecnica Show, don't tell
Un aspetto cruciale della comunicazione online è la relazione con l’utente.
Dovrà essere una relazione fondata sull’ascolto, la stima e la fiducia perché duri nel tempo e non si incrini dopo poco.
Una volta che avrai chiaro il tuo obiettivo, dovrai individuare le persone con cui vorrai relazionarti e i loro bisogni.
Il tuo obiettivo dovrebbe mirare a soddisfare alcuni bisogni ben precisi di queste persone.
Da qui nascerà il vostro punto di incontro.
I commenti dei lettori non sono solo utili a capire se stai comunicando bene oppure no, ma possono diventare degli spunti di riflessione preziosi.
In modo inconsapevole, ti stanno dicendo i loro bisogni, le loro aspettative.
Le critiche non andrebbero vissute in maniera troppo personale, a meno che non siano puramente provocatorie, ma come opportunità di avvicinarsi alla mentalità dei lettori meno affezionati, comprendere il loro punto di vista.
Nel web le persone amano polemizzare e criticare, ma sono intolleranti e poco disposte ad ascoltare le critiche e le polemiche degli altri.
Come fare a comunicare il tuo messaggio in maniera efficace? Ricorri alla tecnica narrativa Show, don’t tell.
Mostra i fatti e non perderti fra mille parole. E, poiché la soglia di attenzione si è abbassata parecchio, l’ideale sarebbe affidarsi a immagini o video brevi.
Adriano Panzironi è, secondo me, un imprenditore etico, fin troppo bistrattato dalla società. Non c’è da stupirsi, visto che con la sua alimentazione low carb e gli integratori alimentari ha messo in discussione la dieta mediterranea e ha infastidito diverse categorie di professionisti.
Consapevole dei benefici della sua dieta, ha scelto di basare la sua comunicazione sui vantaggi, portando fatti concreti e testimonianze.
Quando ha voluto spiegare quanti zuccheri fossero contenuti nei cereali o nei legumi, ha mostrato una tazza piena di zucchero e l’ha versata in un altro recipiente. Un’immagine molto più incisiva di tante parole.
Non si è limitato a criticare la dieta alimentare, consigliata da molti medici e nutrizionisti. Altrimenti, sarebbe risultato polemico e critico e non avrebbe comunicato la sua idea in modo efficace.
A ogni critica è seguita sempre una dimostrazione della conferma di quel che diceva e delle sue competenze.
A volte è bastato un piccolo video, estratto dal suo format, in cui lui parlava di un argomento in particolare e chiariva le sue critiche rivolte alla dieta mediterranea.
Così facendo, ha diversificato la sua comunicazione (altrimenti monotematica, limitata cioè alle sole critiche o appunti), ha divulgato il suo format ai meno affezionati e, soprattutto, ha dimostrato le sue competenze, mettendo a tacere tutti i detrattori.
Quando hai un messaggio da portare avanti e vuoi che arrivi a più persone potenzialmente interessate, dovresti imparare a metterti nei loro panni.
Tante volte facciamo lo sbaglio di dare per scontato molte cose. Per questa ragione, evitiamo di comunicare informazioni che, invece, potrebbero risultare illuminanti per qualcuno.
Le motivazioni che spingono le persone a ricercare online, ad ascoltare e per più minuti sono tre:
migliorarsi, crescere, coltivare un senso di sé;
cercare persone con le stesse idee, interessi e passioni, coltivare connessioni con gli altri;
informarsi, acquisire consapevolezza, ottenere una guida, dei consigli pratici.
Se sei un insegnante di yoga e sai bene quanto sia importante studiare con un professionista e non affidarsi al fai da te, mostralo.
Mostra i risultati, metti le persone sul fatto compiuto.
Pubblica dei video brevi, degli estratti di video tuoi o di personaggi conosciuti, in cui fai vedere cosa accade se si sforza la schiena, per esempio, senza fare gli esercizi corretti.
A ogni critica che rivolgi a qualcun altro, abituati a portare poi una dimostrazione del contrario, fai esempi concreti e immediati.
Non dare mai per scontato niente.
Se poi vorrai comunicare un concetto più complesso, potrai ricorrere allo storytelling.
Le storie sono più coinvolgenti delle informazioni oggettive e permettono a chi le legge o le ascolta di identificarsi.