L'importanza dei dettagli nelle storie

 

Si dice che ognuno di noi abbia un canale sensoriale preferenziale per filtrare la realtà.

Io di certo non sono una persona uditiva. Non amo affidarmi al solo udito.

Me ne sono accorta da piccola, perché detestavo parlare al telefono.

Mi metteva in apprensione ascoltare una voce, senza potermi aggrappare a un volto e ai gesti del corpo.

Temevo di perdere il filo del discorso. Che le parole scivolassero via facilmente attraverso la cornetta e si perdessero, se non le avessi ancorate a un’espressione facciale coerente.

Ho scoperto nel tempo di essere principalmente visiva e cinestesica.

Amo scrutare i visi, i dettagli che riesco a scorgere, mentre l’altro mi parla, le sopracciglia che s’inarcano mentre sgrana gli occhi, per esempio o arriccia una guancia.

E amo sentire gli odori o percepire le consistenze.

Ci sono alcuni aromi che sono letteralmente in grado di cambiarmi l’umore come gli oli essenziali di cannella e arancio dolce mescolati insieme o alla lavanda o ancora al rosmarino.

Posso intuire lo stato d’animo di mia madre, prima ancora di vederla, solamente dal profumo di cucina che fuoriesce dalla porta di casa.

Se avverto un odore leggero di bruciato capisco che è agitata o nervosa.

I dettagli: elementi preziosi nella scrittura

I lettori cominciano a dare forma nella loro mente alle parole che leggono fin dal primo istante, è stato provato dal alcune ricerche.

Non aspettano di essere arrivati fino in fondo alla frase.

Ecco, perché i dettagli ricoprono un ruolo cruciale nella scrittura e non vanno buttati via.

Se l’autore vuole che chi legge immagini fedelmente e con precisione il suo mondo narrativo, allora dovrebbe curare i particolari, prendersi del tempo per essere il più dettagliato possibile.

Se poi i dettagli evocano sensazioni tattili, odori, sapori e suoni, la lettura può diventare un’esperienza profondamente immersiva.

Anche se non siamo dei grandi scrittori e fatichiamo a immaginare molti dettagli, ci basterà adottare un piccolo trucco per ottenere un effetto incisivo.

Sarà sufficiente combinare un’informazione visiva (sciarpa di lana blu) con una sensoriale (profumo al mughetto), legata all’odore, al tatto, al suono o al gusto, per creare un’immagine evocativa.

Ma i dettagli non aiutano solo a immergersi più a fondo nella lettura.

Se utilizzati con sapienza, possono sospendere il tempo, dilatarlo o creare della suspense.

Come quando realizziamo che stiamo per avere un incidente o quando dobbiamo affrontare un esame che ci spaventa.

Tutt’a un tratto il tempo sembra rallentare in modo surreale e riusciamo a cogliere con incredibile precisione tantissimi dettagli intorno a noi.

Più ci soffermiamo sui particolari e meno azioni inseriamo e più il tempo sembra procedere a rallentatore, se non perfino fermarsi.

 
Virna Cipriani